
"Ho sempre dormito sopra al locale e il tintinnio di piatti e bicchieri, che a volte innervosisce le persone, per me è stato un piacevole accompagnamento verso il sogno» così racconta la sua personale colonna sonora d’infanzia, uno dei più importati chef italiani Antonio Santini.
Figlio d’arte, cresciuto tra i profumi e i sapori del ristorante di famiglia, molto legato alla terra, alla tradizione e alla acque del fiume Mincio. Dalla famiglia eredita il gusto per la buona cucina e la materia prima, trasformando l’osteria di famiglia in un ristorante di lusso con un menù che ripercorre la declinazione naturale delle stagioni.
Cultore e padre indiscusso del servizio italiano, nonché esperto conoscitore delle materie prime che magistralmente usa nella sua cucina, ha ricevuto tre stelle Michelin con il suo ristorante Del Pescatore a Canneto sull’Oglio.
Insieme a sua moglie Nadia e a tutta la sua famiglia, ha dato vita ad uno dei più importati ristoranti italiani che ha fatto del successo della famiglia il proprio successo personale. La sua non è solo una professione ma è l’aver fatto dell’accoglienza una missione imprescindibile.
Santini non ha mai smesso di imparare, leggendo nei dettagli delle numerose visite nel migliori ristoranti del mondo, i segreti culinari che continuano ad ispirarlo nella sua quotidiana ricerca del gusto.
L’appuntamento con Antonio Santini è per domenica 5 ottobre alle 17:30 in Piazza Garibaldi, lo chef ripercorrerà la vita, la storia e i piatti della famiglia Santini.
Giuseppe Calabrese, noto al grande pubblico come Peppone è diventato ormai ospite fisso nelle case di tanti italiani che lo hanno accolto come uno di famiglia.
La sua passione per la cucina lo ha portato nel 2017, dopo un incontro fortunato nel suo ristorante, a partecipare come invitato al programma culinario italiano per antonomasia ‘La prova le cuoco’, iniziando così la sua carriera televisiva. Da sempre la sua missione è promuovere le eccellenze italiane, cercando di far conoscere i prodotti regionali e la cultura alimentare italiana valorizzandoli anche nel racconto.
Nel 2022 è stato infatti nominato ambasciatore della Dieta Mediterranea nel Mondo dal "Museo Vivente della Dieta Mediterranea" di Pioppi. Il 2024 è l’anno in cui entra a far parte della famiglia di Camper, programma che conduce a sostituzione nelle puntate finali e che lo porta, dopo il grande successo, ad essere riconfermato nell’edizione dell’anno successivo.
È anche docente di antropologia del cibo e stile del territorio presso le accademie "In Cibum" di Pontecagnano e "Intrecci" di Castiglione in Teverina nonché autore di Genius loci per la rivista ‘La freccia’ di Trenitalia, una rubrica che si occupa della valorizzazione dei borghi italiani.
Fidenza accoglierà Peppone Calabrese lunedì 6 ottobre alle 18:00, al Ridotto del Teatro Magnani, con la presentazione del suo libro “L’iItalia che ho visto: Luoghi, storie e ricette di un paese autentico”.

«Sono convinto che la grande cucina italiana sia grande - oltre che per varietà e gusto - anche per la possibilità che offre di essere costantemente reinterpretata: io l’ho fatto con semplicità, dando valore a tutti gli ingredienti e facendo della stagionalità e dell’alta qualità dei prodotti due punti fermi».
Così racconta la sua cucina Davide Oldani, il padre della ‘cucina pop’. Raccogliendo l’eredità dei suoi maestri Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse, e Pierre Hermé ha fuso innovazione e tradizione in una filosofia culinaria che incorpora l’essenziale e l’accessibile in una ricerca sempre in divenire.
Con il suo primo ristorante D’O, ha dato piena espressione alle tecniche di alta cucina e alla qualità eccellente delle sue materie prime ricevendo per questo due stelle Michelin e una stella Verde Michelin nel 2020 per la sostenibilità.
Nel 2008 viene insignito dal Comune di Milano dell’Ambrogino d’oro e nel 2013 racconta la sua esperienza imprenditoriale ad Harvard. Nel 2014 diventa Ambassador Expo 2015 e ha all’attivo la pubblicazione di più di una decina di libri.
Volto televisivo ma anche designer, ha infatti ideato oggetti di uso quotidiano, come tavoli, sedie, piatti e posate donandogli un soprabito estetico a manifesto dell'essenzialità e della funzionalità proprie del suo concetto di cucina.
Sabato 11 ottobre alle 17:30, lo chef sarà a Fidenza in Piazza Garibaldi per raccontarci la sua visione della ristorazione.
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